Wolfango: la nuova scena indipendente mi deprime
Avevo deciso di guardare il Concerto del 1° maggio, così da avere qualcosa di attuale e musicale da commentare. E tornare qui da voi.
Poi, invece, ho scelto di uscire.
A Milano c’era il sole – non è così raro, non è Londra – ma era pur sempre sole in un giorno in cui non si ero costretto a stare chiuso in un ufficio.
Era pure la festa del lavoro, quindi mi sono detto machicazzomelofafare a starmene a casa da solo come un adolescente sfigato a guardare il concerto alla tv?
Sono uscito.
Ma due cose sul lavoro voglio dirvele lo stesso. Perché ultimamente mi sta capitando di assistere alle manifestazioni di colleghi disperati. E arrivare a questa fase è triste e non fa bene all’umore degli altri.
Insomma, non so se avete presente.
Il lavoro è una cosa che uno fa e in cambio riceve dei soldi.
Poi c’è chi fa il lavoro che gli piace. C’è chi è pagato bene. Chi non fa.
Ed è chi non fa per un bel po’ di tempo che rischia di cadere nella trappola.
Ti senti troppo fortunato ad essere là. Tanto fortunato da accettare una paga minima, da lavorare ancora e ancora, gratis, dopo l’orario di ufficio.
Ma poi, c’è anche chi si sente così fortunato e riconoscente, da farsi vedere entusiasta.
Felice di essere sfruttato, ancora e ancora.
C’è del masochismo effettivamente.
Essere proattivi. Queste cose vengono apprezzate. Posso stare anche dopo l’orario. Non c’è problema. Datemi altre cose da fare. Non mi cadrà mai la penna. Posso aiutare.
Ecco. Queste cose fanno malissimo al mio umore.
Ché l’aiuto è un’altra cosa. Non stiamo facendo un cazzo di niente di utile.
Nessuna coperta al senzatetto che muore dal freddo.
Poi al Concerto del 1° Maggio c’era Pelù. Che da bambino me l’ascoltavo. El Diablo e tutte quelle cose rock. Ma adesso proprio non ce la faccio. Che cazzo.
Ottanta euro sono una miseria, hai ragione Pelù, ma sono meglio di un calcio in culo.
E poi basta. La chiudo qui.
Ma, visto che la rubrica è musicale, ascoltatevi i singoli dei Thee Oh Sees.
Thee Oh Sees – Thee Oh Sees – Singles Collection Volume 3
Continua a leggere
Facebook
Google+