E questo qui è come un film di extraterrestri che scendono sulla terra e sono creature incredibili che fanno scoprire al protagonista delle meraviglie che erano difficili da immaginare, e qui l’astronave è il sesto piano di un palazzo borghese di Parigi e gli alieni sono delle donne che abitano sopra la testa degli appartamenti dove ogni mattina vanno a pulire e a cucinare e a lavare e a stirare. E queste donne vengono tutte dalla Spagna. La Spagna, come dire il Cielo.
E queste donne qui sono donne che sanno usare le mani e lavorano molto e non sono mai stanche e insegnano il mondo all’uomo che abita sotto di loro, ché quest’uomo vive in un altro universo che sembra non abbia odori, anche quello che mangia sembra non abbia sapore, e le cose che l’uomo scopre con loro sembra le scopra per la prima volta, entra in una chiesa e sembra che non abbia mai visto le candele, gli archi, l’altare, entra in un bagno otturato e sembra non abbia mai visto degli escrementi, guarda una donna nuda e sembra che sia la prima volta che ne vede una, e invece è sposato ha anche dei figli con una donna magra e pallida che non lavora mai ma è sempre stanca. E le cose che le donne spagnole cucinano e mangiano invece ce l’hanno un odore e anche un sapore che quasi li senti, e vorresti mangiare con loro, ti viene una gran fame.
E questo qui poi è davvero un film francese con quel modo di fare le commedie che hanno alcuni film francesi con i dialoghi che sembra teatro e un pudore nel raccontare le cose, un riguardo, sembra abbiano paura di fare rumore, che non è una cosa che si vede spesso e quando ci riescono è una cosa bella, e insomma, qui ci sono riusciti. È una cosa bella.
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