I lavori si aprono con la lettura di una missiva del Cavalier Masturboni a tutti i congressuali:
Carissimi fratelli amanuensi
L’anno appena trascorso è stato uno dei più difficili.
La crisi congiunta del settore degli smacchiatori e delle salviette hanno esposto tutti i colleghi a rischi sanitari senza precedenti.
Il rincaro degli Asciugoni Regina e il contemporaneo ritorno in tv di Sabrina Salerno potevano spezzarci le gambe e non farci rialzare più dal divano.
Lo switch-off al digitale terrestre che ha riguardato molte e importanti regioni del nostra Italia, ha aperto le frontiere della manovella a uno spettro infinito di canali tematici, che nella fascia critica 23.30-4.48 ci bombardano con pressanti inviti al bricolage. Tutto questo poteva disorientarci e financo distruggerci.
Ma noi siamo riusciti a tenere la situazione saldamente in mano.
Ma se tutto ciò non fosse bastato, sono piovute su di noi le solite accuse di individualismo, di settarismo, di insensibilità alla questione femminile, di indifferenza verso i problemi della famiglia.
Noi volevamo solo svuotarci le palle, e lo dico Ore rotundo. Questo solo in una logica miope (e poi dovremmo essere noi quelli che non ci vedono bene…) può essere scambiato per egoismo, quando invece è attenzione massima al Bene Comune.
E’ Onan che ci indica la strada per il superamento dei conflitti nella tormentata Res Publica postmoderna.
Un Paese dove lo scroto sovraccarico è prassi comune, universalmente accettata e diffusa, è un Paese che sta perdendo di vista le sue priorità, che sta fomentando l’inquetudine e la tensione, che si sta avventurando nella selva oscura del terrorismo.
Ricordiamocelo sempre: è nostro preciso dovere, ogni giorno, mettere mano alla pace sociale.