Il tempo delle riflessioni
A disastro poco annunciato e ampiamente avvenuto per il Partito Democratico, arriva il tempo delle riflessioni ponderate e intelligenti: e se nascevamo in Svezia? E se vinceva Renzi?
A disastro poco annunciato e ampiamente avvenuto per il Partito Democratico, arriva il tempo delle riflessioni ponderate e intelligenti: e se nascevamo in Svezia? E se vinceva Renzi?
Nel cataclisma dei risultati di questo nubifragio elettorale, all’elettore del Partito Democratico non resta che inumidire la matita. Ancora una volta.
I primi rumors danno Grillo al 105%, risultato che a dir la verità un po’ delude. Berlusconi clamorosamente dietro con il 94% delle preferenze. Prepariamoci a passare dalla Repubblica delle banane a quelle delle matite umide.
E’ bello sapere che alle elezioni politiche 2013 puoi votare per varie sfumature di destra.
Basta con le critiche al M5S, chi lo critica non conosce un pezzo della nostra dinamitarda e italianissima storia, una storia fatta di tsunami e onde nere che travolgono e portano via tutto, soprattutto i cervelli. Prepariamoci ad una nuova età dell’oro (nero), fatta di tanta sana confusione e cazzi di cani, idealità politiche vaghe e wireless (iOS la benedica!) libera per tutti.
Mancano pochi giorni al voto, e la buona notizia è che mancano pochi giorni alla fine di questa logorante campagna elettorale.
E se il Festival di Sanremo fosse un antipasto di quello che sarà il prossimo governo di centrosinistra? Chiudete gli occhi: Fazio è Bersani, la Littizzetto è Vendola,
E’ nostra inspiegabile consuetudine dire la nostra a San Valentino. Perché il mondo ha bisogno d’amore e di frankezza.
S. Valentino è la festa degli amori, di tutti gli amori, soprattutto di quelli che finiscono. Per fortuna.
Toto Cutugno che canta “Un italiano vero” con il coro dell’Armata Rossa è la riscrittura del patto Molotov-Ribbentrop 74 anni dopo, sul palco del Festival di Sanremo. Agli Stalinisti per Cutugno, ai Marxisti per Tabacci e a tutti quelli che vedono sorgere il sol dell’Avvenire alle spalle dell’ultimo dei reazionari
Dopo la dimissioni di Benedetto XVI, nel mondo cattolico si cerca di sdrammatizzare.
Un franko ringraziamento per l’amara considerazione a Clara Diana
Continua la campagna elettorale franka dove a parlare non sono i soliti politici affaroni, ma gli elettori scemi, persone come voi che esprimono senza giri di parole e in tutta frankezza, le loro intenzioni di voto.
La co.co.pro.fagia è una patologia diagnosticata per la prima volta verso la fine del 2003. Si tratta, dunque, di una malattia che possiamo definire contemporanea.
Questa è la storia di un JPG comunista che, evidentemente, si è proprio rotto il cazzo.
C’è questa cosa che già sapete. Che io le classifiche di fine anno non le faccio. Perché sono noiose. E, a furia di ripetervelo, lo sto diventando anche io. Ma volevo che fosse chiaro. Insomma, ancora più chiaro. Capito? E ok, visto che ci siamo allontanati a sufficienza da quei giorni là, adesso possiamo pure…
Qualche frase sul Superbowl che ci ha tenuto incollati allo schermo anche quest’anno. Sì, anche quest’anno.
La campagna elettorale è ormai entrata nel vivo. Avete letto di tutto, avete ascoltato di tutto, ma adesso sgranate occhi, sturate le orecchie (e non turatevi il naso) perché arriva la campagna franka: a parlare non sono i soliti politici, ma gli elettori, persone come voi che esprimono senza giri di parole e in tutta frankezza, le loro intenzioni di voto.