Dopo un’attesa estenuante, dopo le inenarrabili anticipazioni che hanno tenuto col fiato sospeso il mondo intero e forse anche l’universo, finalmente giunse il fatidico giorno.
Non sto parlando di Wikileaks.
Mi riferisco all’ultimo probabile best-seller di Joseph Ratzinger, il capo della Chiesa Cattolica e Apostolica Romana.
L’opera personale che ribalta l’ordine del pensiero religioso costituito.
Talmente rivoluzionaria che il Comandante dell’Ordine dell’Impero Britannico e Grand’Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana, nonché senatore e regista, Franko Zeffirelli sta già considerando di portarla sul grande schermo per farne un kolossal d’altri tempi.
Quanto siano attuali i temi di questo libro-intervista, del quale sentivamo un improrogabile bisogno, lo dimostra la questione che ha avuto maggiore rilievo nelle anticipazioni: il sesso.
Anche il leader della Chiesa, dopo le imprese di molti dei suoi affiliati in tutto il mondo venute alla luce di recente, ha voluto partecipare al dibattito principale degli ultimi tempi, sebbene a titolo personale.
Ma è pur sempre l’opinione del capo.
Mentre continua a infuriare la controversia sull’ardita presa di posizione del Papa, non ho potuto fare a meno di notare che tutto questo polverone si è alzato per nulla. In realtà, Ratzinger voleva solo rassicurare il nostro amato Presidente, spiegandogli che Dio non si offende più se un uomo usa il preservativo con una puttana.
Ora, a parte gli scherzi, mi chiedo: cosa deve fare ancora il Vaticano per essere abbandonato al suo destino? Un’istituzione marcia quasi dalle sue origini, che ha causato guerre e distruzione e morte, che ha infuso la paura negli uomini, che ha inquisito gli uomini, che ha appoggiato le dittature, che accumula ricchezza e che, nel 2010, ancora polemizza su argomenti (diritti) già interiorizzati da molti cercando di fare solo ed esclusivamente il proprio interesse.
Il potere della Chiesa dipende dal numero dei suoi fedeli, come un partito politico.
La legge italiana prevede la possibilità di rescindere il contratto di fedeltà, il battesimo, stipulato quando non eravamo in grado di intendere e di volere.
A loro interessa relativamente che si vada a messa o meno. E’ il numero dei marchiati che gli dà forza.
Per credere in Dio, se vogliamo, non abbiamo bisogno di intermediari.