Wolfango: la nuova scena indipendente mi deprime
Pare che Osama Bin Laden sia stato catturato.
Dicono che il temutissimo sceicco anti-Occidente abbia detto addio.
Ora, al massimo, può mandare i suoi saluti dagli abissi.
Dicono anche che vivesse in una specie di condominio blindatissimo in Pakistan e che si è finalmente arrivati a lui grazie al lavoro di tutti questi anni. Grazie alle indagini, alle ricerche, alle soffiate, alle torture.
Ma di sicuro, in un’epoca in cui non andiamo nemmeno a cagare senza tecnologia, anche questa avrà avuto la sua parte.
Non posso credere che con i moderni sistemi di controllo esistenti, non ci sia nemmeno un piccolo grazie da dire, che so, al GPS.
Dai, il GPS, che tutti abbiamo sempre con noi. Dalla macchina al cellulare.
E non sarà soltanto che ci piace dire dove siamo per cazzeggiare e lo diciamo in continuazione.
Non può essere soltanto una roba da marketing.
Di certo il GPS ha anche un ruolo più importante. E, come succedeva all’inizio, il dipartimento della difesa militare statunitense lo avrà usato anche in una missione militare come questa. Ma sì.
Però non si sa mai. I dubbi aleggiano e continuano a crescere.
Come lo avranno trovato?
Sarà stato davvero lui?
Ma non era già morto tempo fa?
Non è che ora Osama se la sta spassando con Elvis e Marilyn in qualche isolotto nei Caraibi?
Le questioni sono tante. E non è certo questo il luogo per trovare delle risposte.
Per cui torniamo a parlare del GPS. Che ci piace di più.
Perché con il GPS si possono fare un sacco di cose. Si si.
Oltre alle missioni militari – per le quali è stato ideato – e alle missioni di marketing, con il GPS si può giocare a creare delle opere d’arte, con un’applicazione che permette di tracciare i propri percorsi all’interno di una città. Per vedere che immagine viene fuori alla fine.
Come ha mostrato alla perfezione una band statunitense, che ha usato questo trucchetto qui per un suo videoclip, dove, con l’aiuto di un centinaio di amici, ha organizzato una sfilata per le strade di Los Angeles a suon di musica, componendo così il nome della band stessa: Ok Go.
Loro sono conosciuti per essere dei geni del web, sempre pronti a realizzare delle clip d’eccellenza, che vengono cliccate un’infinità di volte, tanto sono ben fatte e divertenti.
Una volta c’era il loro balletto amatoriale, poi i tapis roulant, i cani e il gigantesco effetto domino.
Loro sono sempre più bravi. Qui potete vedere un po’ di cose che hanno fatto.
E per finire, la parata su Los Angeles. Ok Go!
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