Io vivo a Milano e questa settimana Milano è stata una città gentile e generosa, si è messa a fare dei regali, delle sorprese, ma guarda, lei sempre così distante, così uguale a sé stessa, per dire io mercoledì sono andato al cinema a vedere un film che fa la gara a Cannes e mica lo sapevo che era in lingua originale, che non era doppiato, e quando è iniziato ho pensato Ma guarda.
E quando si guardano film del genere che poi devi scriverne, trovare il modo di farlo è difficile, come dire raccontami Guernica, dai, di cosa parla, più o meno, e hai voglia a dire che parla della guerra.
E lo schermo è un grande acquario e dietro al vetro un mondo che non hai mai visto, i volti le mani gli alberi i boschi i cani le chiese i cortili delle case americane il mondo quando non c’erano gli uomini, tutto enorme e vivo e grandioso, la luce poi, la luce.
Quando il padre dice Poor boy, poor boy, e piange.
(e ti viene da pensare che questo film è sperimentale come Otto e mezzo, 2001 : Odissea nello spazio, Un chien andalou, però poi qual è il contrario di sperimentale? conformista? conservatore? commerciale?)
Ci sono anche i dinosauri, a un certo punto, se c’è una cosa che davvero non ti aspetti, sono i dinosauri.
I bambini, recitano con una rabbia, un disincanto, ma come fanno?
E alla fine sembra che il regista abbia lanciato in aria un pugno di monetine molto molto piccole dicendo Vediamo se riesco a riprenderle tutte prima che cadano a terra e poi non ce l’ha fatta, qualcuna è caduta, però quelle che è riuscito a riacciuffare brillavano come oro, mi è sembrato, nelle sue mani.
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