Tony è davvero un bravissimo ragazzo, abitato da splendidi sentimenti, ha lo sguardo puro, si impegna tantissimo, va a Washington a fare un corso di aggiornamento e vede una presentazione in power point che parla di Clinton, e quattro anni dopo è primo ministro della Gran Bretagna.
E appena prima di essere eletto incontra proprio lui, Bill, che è come Elvis a Graceland, è tutto emozionato e quasi innamorato, i suo occhi brillano di vera luce americana. E poi quando viene eletto lo chiama al telefono Chirac e sull’altra linea c’è Bill, e lui sbatte subito il telefono in faccia a Chirac, che tanto è francese, non conta poi molto, e comunque capirà.
E Bill è molto meno bravo ragazzo di lui.
E quando Tony chiama Bill deve passare dalla segretaria e invece Bill lo può chiamare quando gli pare, anche quando sta nel letto che la moglie quasi dorme accanto e mica è tanto giusto.
E Cherie, la moglie di Tony, Bill la chiama Sherry, come il liquore.
E a un certo punto ci sono Tony e Cherie, Bill e Hillary seduti al ristorante, e parlano e dicono cose tipo Vuoi un consiglio Tony, non mettere mai mano alla riforma sanitaria, e giù a ridere.
E a un certo punto Tony e Cherie stanno in macchina e lei dice Non ricomincerai con la Thatcher?!, e sembra proprio che dica Ehi, non tirerai di nuovo in ballo tua madre?!.
E quando Tony chiama Bill, Bill non è quasi mai alla scrivania, e ho pensato che se fai vedere a un bambino questo film e poi gli chiedi Descrivimi il mestiere del Presidente degli Stati Uniti d’America, le parole-chiave sarebbero: JOGGING. PANINI. GOLF.
E quando vedi dei film con personaggi storici viventi ti metti lì a fare confronti tutto il tempo. Madeleine Albright è uguale, ma compare in una sola scena e non dice neanche una parola.
E in quella scena lì si parla del Kosovo, nel 1998, e la Albright era il Segretario di Stato, e insomma, fate voi.