di Lanerossi Piercarlo
Hanno appena diffidato (e ridotto a condimento) mio fratello piccolo, 8 anni.
Eccovi il verbale:
QUESTURA DI MONZA
Il questore Emergenzio Panìco ha vietato per 5 anni l’accesso all’oratorio di Cristo martire incoronato a Lanerossi Piercarlo, nato a il 12-7-2002 a Cagate di Sotto (Monza e Brianza).
Il suddetto Lanerossi, al minuto 5 della partita fra Cristo martire e Immacolata fecondazione faceva esplodere un petardo cat. “minicicciolo” nei pressi di un cespuglio di proprietà dell’Enel, provocandone la rottura di diversi rametti. In tal proposito l’Enel ha presentato una richiesta danni pari a euro 26, che verranno addebitati alla famiglia del Lanerossi.
Il Lanerossi, che stando a un rapporto della Digos di Cagate, non sarebbe nuovo a simili intemperanze, non dimostrava nessun timore, e, all’arrivo delle sette camionette delle forze speciali, accendeva un artifizio pirotecnico noto ai più come “stella di Natale”, intonando cori contro Saulo di Tarso e contro il Concilio di Nicea. In particolare “Noi l’i-co-na non la vo-glia-mo” che ha subito qualificato agli occhi degli agenti il Lanerossi come ultras dell’iconoclastìa.
Il Lanerossi, manganellato selvaggiamente da una ventina di agenti, come da procedura prevista dall’articolo 71 delle tavole di Hammurabi, rivedute e corrette da Nereo Rocco e Mirko Tremaglia, continuava ad inveire contro i vertici del Cristianesimo.
Portato al vicino (187 km) ospedale di Bolzaneto e ivi torturato per due giorni da un pool di infermieri di Futuro e Libertà dediti a un uso improprio della colla, il Lanerossi è restituito sotto forma di ragù alla sua famiglia, e si trova tuttora in uno stato disaggregato. Ma ciò non lo esimerà dall’obbligo di firmare in questura ogni qualvolta giochi la squadra del Cristo martire, impegni di coppa inclusi.